Poesia Abiezione
Le parole non dette
stanno strette
Il silenzio del cuore
duole all’amore
Chi tace per timore
vivrà nel rancore
Tra le righe
si esprime il vile
Per paura e codardia
l’amore sbiadisce via
Perifrasi
Le parole che restano taciute creano una sensazione di oppressione interiore. Il cuore che resta silente provoca un dolore che colpisce profondamente i sentimenti d’amore. Chi sceglie il silenzio per paura finirà per vivere immerso in un rancore continuo. L’essere vile trova rifugio nell’esprimersi in maniera indiretta, tra allusioni e mezze verità. Tuttavia, questo comportamento alimentato da timore e vigliaccheria porta inevitabilmente a un declino dell’amore, che si dissolve e perde vivacità.
Parafrasi
Le parole inespresse rimangono compresse e soffocano chi le trattiene. Il silenzio, imposto dalla mente, infligge dolore agli affetti, danneggiando l’amore. Chi tace per paura, rifiutandosi di affrontare le proprie emozioni, finirà per vivere consumato dal rancore. Solo chi è codardo scappa dall’essere onesto, diretto e si rifugia in un linguaggio ambiguo, leggibile solo tra le righe. Alla fine, la paura e la vigliaccheria cancellano la forza dell’amore, facendolo svanire come un’immagine sbiadita.
Sinossi
La poesia “Abiezione” esplora il tema del silenzio emotivo e delle conseguenze della paura. L’autore evidenzia il contrasto tra il bisogno di esprimersi e la codardia che imprigiona le parole e i sentimenti. Questo silenzio è nocivo: esso ferisce gli affetti più profondi e intrappola l’individuo in un ciclo di rancore e rimpianto. La viltà è descritta come un atteggiamento che si cela tra le righe, incapace di affrontare la realtà con franchezza. In un crescendo emotivo, il testo culmina nella constatazione che l’amore, lasciato marcire nell’ombra della paura, si affievolisce fino a svanire.