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Linguaggio dinamico relazione e crescita

Linguaggio dinamico relazione e crescita

Linguaggio dinamico relazione e crescita

La comunicazione è  il ponte invisibile che unisce le persone, che crea o distrugge relazioni, che libera o imprigiona. Considerando e basandoci sul modello del “Linguaggio Giraffa”, comunicazione nonviolenta o comunicazione empatica di Marshall Rosenberg, esistono due modi opposti di esprimersi: il linguaggio statico (sciacallo) e il linguaggio dinamico (giraffa). Scopri come scegliere parole che aprono le porte alla connessione, invece di chiuderle nel conflitto.

Linguaggio statico vs. linguaggio dinamico: due modi di parlare, due realtà diverse

🔴 Linguaggio statico: il limite della crescita

Questo tipo di linguaggio è rigido, inflessibile, carico di giudizi e assolutismi. È il linguaggio del “sempre” e del “mai”, delle etichette che soffocano il cambiamento.

Caratteristiche del linguaggio statico:

  • Usa categorie fisse: Sei irresponsabile”, “Le cose sono così e basta”.
  • Riduce le possibilità di dialogo, creando distanze emotive.
  • Alimenta conflitti e resistenze, impedendo l’evoluzione personale e relazionale.
  • È tipico di sistemi di pensiero moralistici, autoritari, giudicanti ed ego competitivi.

💔 Effetto sulle relazioni: Il linguaggio statico congela le situazioni, rendendo impossibile il cambiamento e favorendo incomprensioni, tensioni e conflitti.

🟢 Linguaggio dinamico: la chiave per l’evoluzione

Il linguaggio dinamico è flessibile, fluido, capace di adattarsi alle situazioni e di nutrire relazioni profonde e autentiche.

Caratteristiche del linguaggio dinamico:

  • Parte dalla consapevolezza delle emozioni, dei sentimenti e dai bisogni, escludendo i giudizi.
  • Riconosce la complessità della realtà e l’esistenza di più punti di vista, rispettando le diversità.
  • Favorisce connessione, empatia e crescita personale.
  • È la base della Comunicazione NonViolenta (CNV) e delle tecniche di PNL.

💡 Effetto sulle relazioni: questo tipo di linguaggio apre al dialogo, aumenta la fiducia e aiuta a trovare soluzioni condivise.

Esempi pratici: come cambiare il tuo modo di parlare

🔴 Linguaggio statico (chiude il dialogo):

“Sei sempre irresponsabile! Non posso contare su di te!”
“Le cose stanno così e basta!”
“Non hai rispetto per me!”

🟢 Linguaggio dinamico (apre alla connessione):

✅ “Mi sento frustrato quando avverto l’assenza del tuo supporto. Ho bisogno di collaborazione. Possiamo parlarne?”
✅ “Da come vedo le cose, questa situazione ha certe caratteristiche. Sei d’accordo o hai una prospettiva diversa?”
✅ “Quando è assente  una tua risposta, provo tristezza, perché per me il rispetto e la connessione sono importanti. Possiamo trovare un modo per comunicare meglio?”

🔎 Differenza chiave: Il linguaggio statico accusa e divide, il linguaggio dinamico invita al confronto e alla crescita condivisa.

Le conseguenze del tipo di linguaggio che usi

🔴 Se usi il linguaggio statico, rischi:

  • Più conflitti e tensioni irrisolte.
  • Relazioni superficiali e disconnesse.
  • Sensazione di blocco in schemi ripetitivi.
  • Difficoltà nel risolvere problemi in modo costruttivo.

🟢 Se adotti il linguaggio dinamico, ottieni:

  • Più comprensione reciproca e armonia nelle relazioni.
  • Maggiore crescita personale e relazionale.
  • Relazioni più profonde e appaganti.
  • Empatia e adattabilità nelle conversazioni quotidiane.

PNL e linguaggio dinamico: come riprogrammare il tuo modo di comunicare

La Programmazione Neuro-Linguistica (PNL) insegna che il modo in cui formuliamo i nostri pensieri crea la nostra realtà. Il linguaggio è un riflesso del nostro stato d’animo e anche un potente strumento di trasformazione.

💭 Esempio di riformulazione con la PNL:
Linguaggio statico: “Sono una persona che fallisce sempre.”
Linguaggio dinamico: “Sto imparando consapevolmente, riconosco la mia umanità e fragilità; sono grato alla vita perché mi favorisce opportunità di conquiste di consapevolezze ed evolvo ogni giorno.”

🔑 Principio chiave della PNL: Le parole che usi influenzano il tuo stato mentale e quello di chi ti ascolta. Se scegli un linguaggio dinamico e potenziante, crei nuove possibilità invece di rimanere intrappolato nei vecchi schemi.

Comunicazione oggi: la sfida del digitale e l’evoluzione dell’intelligenza artificiale

📡 Dalla comunicazione di Rosenberg alla comunicazione digitale
Marshall Rosenberg, il fondatore della CNV, sviluppò il suo metodo in un’epoca in cui la comunicazione era prevalentemente faccia a faccia. Oggi, gran parte delle interazioni avviene tramite schermi, chat ed email.

📉 Problemi della comunicazione digitale:

  • Mancanza della prosodia e linguaggio del corpo, fondamentali per l’empatia.
  • Uso di messaggi brevi e impersonali, che riducono la profondità della connessione.
  • Maggior rischio di fraintendimenti e reazioni impulsive.

🌟 Soluzioni per comunicare con più empatia online:
Scrivere messaggi più consapevoli, evitando giudizi e generalizzazioni.
Usare domande aperte per stimolare il dialogo.
Integrare emoticon o frasi di chiarimento per compensare la mancanza di tono ed espressioni facciali.

CNV, intelligenza artificiale e il futuro della comunicazione

L’intelligenza artificiale (IA) sta ridefinendo il modo in cui comunichiamo. Sarà un ostacolo o un alleato?

🤖 Sfide:

  • Le IA sono prive della capacità di provare emozioni reali, quindi possono simulare empatia senza comprenderla.
  • Il rischio di un’interazione sempre più automatizzata, che riduce l’autenticità nei rapporti umani.
  • Algoritmi dei social media che favoriscono la polarizzazione, rafforzando il linguaggio statico.

🌱 Opportunità:

  • L’IA può aiutare a riformulare i messaggi in modo più empatico.
  • Può diffondere la CNV a un pubblico più ampio.
  • Se usata eticamente, può migliorare il dialogo e il benessere nelle relazioni.

 Scegli il linguaggio che nutre la tua realtà

Ogni parola che scegli ha un potere. Il linguaggio statico chiude le porte, il linguaggio dinamico le apre. In un mondo che cambia rapidamente, dove il digitale e l’IA ridefiniscono la comunicazione, sviluppare un linguaggio consapevole è più importante che mai.

💡 Domanda per te: Quale piccola modifica puoi fare nel tuo modo di comunicare oggi per migliorare le tue relazioni?

✍️ Condividi la tua esperienza nei commenti e scopri come trasformare la tua comunicazione con consapevolezza!

Marco Schifilliti

Lettura suggerita:

“Essere me, amare te. Guida pratica per costruire relazioni straordinarie”

Sinossi:

L’amore è qualcosa che ‘mettiamo in pratica’. Solitamente pensiamo che l’amore sia una forte emozione, un sentimento che proviamo per un’altra persona. La Comunicazione Nonviolenta, ideata da Marshall Rosenberg, ci invita a considerare l’amore da una prospettiva completamente diversa, che arricchisce la nostra vita. L’amore è qualcosa che ‘pratichiamo’, qualcosa che offriamo spontaneamente dal cuore. Tramite la Comunicazione Nonviolenta, impariamo ad esprimerci in modo onesto e sincero, con il solo scopo di rivelare ciò che è vivo e presente in noi. Scopriamo quello che migliaia di persone nel mondo già conoscono, l’essenza dell’amore che desideriamo provare: una connessione profonda, sostenuta da un reciproco dare e ricevere dal cuore.

Marshall B. Rosenberg, (1934-2015), ideatore della Comunicazione Nonviolenta, è stato il fondatore del Center for Nonviolent Communication (CNVC) USA, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro, che offre dei seminari di comunicazione in tutto il mondo.

Approfondisci con questo video: “ED.UMA.NA FORMAZIONE – La grammatica della Comunicazione Nonviolenta di Marshall Rosenberg”

Marco Schifilliti

Mi chiamo Marco Schifilliti e sono nato il 9 novembre del 1983 nella splendida città Sicula, porta della Sicilia, Messina. Ho conseguito la maturità magistrale abilitante all’insegnamento nella scuola primaria e dell’infanzia e la laurea in scienze della comunicazione e multimedialità. Ho conseguito anche il percorso formativo per il conseguimento di 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche ai sensi e per gli effetti di cui al D.M. MIUR 616 del 10/08/2017.