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Poesia P.C.

Poesia: P.C.

Sublime come il creato
surreale come il fato

Bella come il firmamento
Amara come il fallimento

Impossibile tu sei
per i sensi miei

Come un mero spettatore
a cui concesso solo l’ardore
mi accontento di amare
la gioia che sai donare

Messina datazione incerta – Poeta Marco Schifilliti

Parafrasi
Sublime quanto ciò che esiste al mondo, irreale come il destino. Sei bella come il cielo stellato, e allo stesso tempo amara come un fallimento. Agli occhi dei miei sensi tu appari impossibile da raggiungere. Proprio come un semplice osservatore, cui è concesso solo di provare passione, mi accontento di amare la gioia che tu sai trasmettere.

Perifrasi
Tu, soggetto del mio sentimento, hai una bellezza e una grandezza pari a tutto ciò che esiste nella creazione, e al contempo possiedi un carattere così inafferrabile da apparire irreale come il destino, che è difficile da comprendere e da governare. La tua avvenenza risplende come la volta celeste, mentre l’esperienza di stare accanto a te provoca un senso di amarezza e frustrazione simile a quello del fallimento. Di fronte ai miei sensi tu rimani irraggiungibile, come un desiderio intangibile. Io, ridotto al ruolo di un semplice spettatore a cui è concesso soltanto un intenso trasporto interiore, mi devo accontentare di amarti a distanza, traendo appagamento dalla gioia che tu, consapevolmente o meno, mi offri con la tua sola esistenza.

Prosa
Sei sublime come tutto ciò che esiste nella creazione, e al tempo stesso surreale come un destino imperscrutabile. La tua bellezza ricorda l’immensità e il fascino del cielo stellato, mentre il sentimento che provo nel rapportarmi a te ha il sapore amaro di un fallimento. Ai miei sensi appari come qualcosa di impossibile da raggiungere, e io mi sento come uno spettatore costretto a guardare senza poter intervenire, concesso solo il privilegio di un ardente desiderio. Così mi accontento di amarti, provando a colmare la distanza con la gioia che la tua presenza, anche se lontana, riesce a donarmi.

Sinossi
La poesia esprime l’ammirazione e l’amore doloroso di chi si sente distante dalla persona amata, descrivendola come meravigliosa e irraggiungibile. L’autore paragona la bellezza di questa figura al creato e al firmamento consapevole che la sua inaccessibilità rende l’esperienza amara. Di fronte a lei, il poeta si sente come un semplice osservatore, costretto ad accontentarsi della gioia che la presenza di quell’essere sublime sa infondere, pur senza poterla realmente vivere pienamente.

Accompagna le lettura della poesia “P.C.” con l’ascolto di “Golden Heart”

Marco Schifilliti

Mi chiamo Marco Schifilliti e sono nato il 9 novembre del 1983 nella splendida città Sicula, porta della Sicilia, Messina. Ho conseguito la maturità magistrale abilitante all’insegnamento nella scuola primaria e dell’infanzia e la laurea in scienze della comunicazione e multimedialità. Ho conseguito anche il percorso formativo per il conseguimento di 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche ai sensi e per gli effetti di cui al D.M. MIUR 616 del 10/08/2017.