Poesia Rullo di tamburi
Incredulo di me
raggiunsi te
Ignoro chi tu sia
assecondo l’armonia
Il rullo di tamburi
decanta poesia
Chi è armonia?
Chi è sinergia?
Per Conoscer entità
ci vuol profondità
In superficie s’è felici
Nel profondo giace il mondo
Ovunque tu sia
Io sono dove tu sarai:
nel mondo
Messina 17/05/2024 – Marco Schifilliti
Parafrasi
Incredulo delle mie capacità, sono giunto a te. Ignoro chi tu sia e scelgo di seguire l’armonia che sento dentro di me. Il battito ritmato dei tamburi sembra celebrare una poesia. E chi rappresenta l’armonia? Chi è davvero la sinergia? Per comprendere queste essenze, è necessario scavare in profondità. In superficie si può apparire felici. Soltanto nelle profondità si cela il vero significato del mondo. Ovunque tu possa trovarti, io ti raggiungerò, perché il mio posto è dove tu sarai: nel cuore del mondo.
Perifrasi
Dubitando delle mie possibilità, eppure spinto da un desiderio che mi guida, ti ho incontrato. Disconosco ancora la tua vera natura, mi affido al richiamo di un’armonia misteriosa. Il suono cadenzato e suggestivo di tamburi richiama versi poetici e domande: cos’è l’armonia? Che cos’è la sinergia? Per rispondere a queste domande è bene proseguire oltre la superficie delle cose, dove risiede una felicità fugace. È necessario esplorare la profondità, perché è lì che si nasconde l’essenza della vita e del mondo. Qualunque sia il tuo posto, io sarò con te, perché il nostro destino si intreccia nel vasto universo.
Sinossi
La poesia è un viaggio interiore che si apre con il sentimento di incredulità del poeta nei confronti di sé stesso, seguito dall’incontro con un “tu” enigmatico, simbolo forse di un’idea, di una persona o di un’entità spirituale. La narrazione pone al centro l’armonia e la sinergia, due concetti difficili da definire senza una ricerca profonda. Il poeta contrappone la superficialità, fonte di felicità effimera, alla profondità, dove si trovano le verità essenziali del mondo. Si conclude con una promessa di appartenenza: il poeta sarà sempre dove si trova l’altro, sottolineando una connessione inevitabile e universale.